lunedì 30 gennaio 2017

Ninfee Nere - le mie impressioni


La storia narrata da Michel Bussi in “Ninfee nere” si svolge a Giverny, piccolo paese della Normandia, in cui il pittore impressionista Claude Monet dipinse le sue opere più famose, le Ninfee. Dopo la morte di Monet, il paese è diventato un richiamo turistico, meta ogni anno di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo e di appassionati di arte, desiderosi di ritrovare i luoghi e le atmosfere in cui Monet creò le sue famosissime opere…
Nonostante i turisti, il chiasso e la confusione che inevitabilmente i visitatori portano con sé, Giverny è però un paese tranquillo, in cui non succede mai niente… fino a quando, però, il cadavere di un noto medico, Jérôme Morval, viene ritrovato con il cranio fracassato in un ruscello, proprio quello fatto costruire tanti anni prima da Monet per alimentare lo stagno in cui galleggiavano le leggendarie ninfee… Due poliziotti iniziano ad indagare, Laurenç Sérénac, giovane intraprendente ispettore da poco arrivato alla locale stazione di polizia, e il suo collaboratore Sylvio Bénavides, acuto conoscitore del posto e collezionista di barbecue (sic).

Le piste che i due iniziano a battere sono da subito due, quella del delitto passionale, alimentata dalla circostanza che la vittima era notoriamente un impenitente dongiovanni, e quella “artistica”, legata alla passione del medico ucciso per le tele del suo più famoso concittadino… Questa, in estrema sintesi la trama, un giallo classico, una indagine poliziesca, in fondo, ben costruita sia pure imperniata su un fatto di per sé neanche troppo eclatante. Ma la cosa straordinaria, quella per la quale questo libro merita di sicuro di essere letto, è la sua costruzione narrativa, il modo in cui l’autore porta avanti la storia, disseminando nel corso della narrazione pochi, parsimoniosi (avari, direi) indizi, che portano il lettore a farsi un’idea dei fatti che si rivelerà sorprendentemente FALSA. La storia è narrata in parte in prima persona, da un’anziana ottantenne appena diventata vedova, e in parte in terza persona ed al tempo presente, un tempo che personalmente trovo pochissimo adatto alla narrazione (in questo sono strenuamente “tradizionale”) ma nell’economia di questo libro, tutto sommato efficace. Ci vengono quindi rappresentate le storie, oltre che dei due poliziotti incaricati dell’indagine, anche di una ragazzina undicenne, Fanette, appassionata di pittura, e della maestra della scuola elementare di Giverny, Stéphanie Dupain, alle prese con un matrimonio non proprio felice; le loro storie punteggiano la narrazione, anzi ne fanno parte in modo fondamentale, creando nel lettore la convinzione che si tratti di storie parallele che concorrono a formare la trama del libro.
Ma le convinzioni del lettore sono destinate a ribaltarsi completamente, perché “Ninfee nere” è in realtà una sorta di labirinto micidiale, di galleria degli specchi, in cui la verità è una sola ma molte sono le sue diverse facce…insomma, non vorrei rovinare la sorpresa di chi voglia leggere questo libro singolare e sorprendente, ma sappiate che lo stratagemma narrativo utilizzato da Bussi è di quelli stupefacenti, e il bello è che ce se ne accorge solo nelle pagine finali del libro….Basta non sentirsi presi in giro, ma piacevolmente condotti su un terreno infido e scivoloso da un narratore straordinario, capace di creare l’illusione di ciò che non è e di rivelare la verità solo nelle dieci ultime pagine del libro…
Consigliato.

lunedì 23 gennaio 2017

Piccoli acquisti per lo scrap

 Ecco qualche piccolo acquisto per lo scrap fatto di recente...
Bottoni colorati, tutti della stessa grandezza ma di colori diversi, in modo da adattarsi a pagine e foto dalle diverse sfumature di colore....
 E poi fragoline! Adattissime per pagine primaverili... anche se a dire il vero ne ho usata una per il mini album di Natale

E infine scritte leggermente gommate e adesive, da attaccare su pagine in cui la scritta stia bene per il tema, i colori etc...

Prossimamente su queste pagine!!!!!

giovedì 19 gennaio 2017

INTERVISTE SCRAPPOSE #2!!!!!

Lizzy è lieta di presentare:
 
GUEST SCRAPPER:
 

CIACCHINA
Scrapper, milanese, due figli, insegnante… Ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente, un’estate di molti anni fa (2010, Cristina, ti ricordi?), in occasione di una sua visita a Volterra…Abbiamo trascorso un sabato pomeriggio insieme, sedute sull’erba del parco archeologico “Fiumi” a chiacchierare, ridere, scherzare… un ricordo bellissimo, che conservo gelosamente, un incontro con una persona speciale, una donna aperta, allegra e dal sorriso contagioso….

Benvenuta Ciacchina! Ricordi come erano piccoli i nostri figli, quel giorno in cui ci siamo incontrate? A proposito di figli….
Credo che per una scrapper una grande fonte di ispirazione (anche se non l’unica) siano le foto dei propri figli, specie da piccoli. I tuoi adesso sono adolescenti… come è cambiato – se è cambiato - il tuo modo di scrappare, ora che i ragazzi sono diventati grandi?

Ciacchina: Loro diventano grandi e io divento “vintage”... scherzi a parte, il tempo per scrappare, paradossalmente, è sempre meno, ci sono sempre altre cose che prendono il sopravvento e così mi “obbligo” a partecipare ai meeting organizzati dall'Asi per riuscire a combinare qualcosa: questo fa si che i minialbum abbiano preso il sopravvento sui Lo, la mia grande passione. Inoltre i figli, come ben saprai, sono sempre più restii a farsi fotografare (anche se qualche scatto riesco ancora a rubarlo) e ho dovuto cambiare soggetti...ora fotografo anche me stessa, le mie passioni, le cose e i paesaggi che attirano il mio sguardo e soprattutto i nostri 2 gatti, che abbiamo preso poco più di un anno fa.

Per le tue pagine, preferisci usare materiali “da scrap” o ti lasci tentare dall’usare anche materiali diversi? Cosa in particolare?

Ciacchina: Ammetto di essere attratta moltissimo dai materiali scrap, anche se non disdegno le contaminazioni, come le etichette dei vestiti, pagine di vecchi libri e spartiti musicali, scotch di carta (Tobina docet) e garze o pezzetti di stoffa...

Oltre ai più classici LO, so che ti diverte realizzare anche le card, che a me invece proprio non riescono…. Quanto è diverso scrappare una pagina e una card?

Ciacchina: Diversissimo per me... le card, che sono state in realtà il mio primo amore, ora mi riescono difficili, ma le faccio “per necessità”, trovo sia bellissimo accompagnare un regalo (magari fatto a mano) con un biglietto personalizzato, è un modo per dire all'altro che gli stai donando qualcosa in più di un oggetto, ma anche un po' del tuo tempo.

Le tue pagine sono sempre molto colorate e la sensazione che si prova guardandole è “…di allegria”. Come decidi quale colore predominerà nella pagina? Ti fai guidare dalla foto, o preferisci creare accostamenti diversi?

Ciacchina: Solitamente sono le foto a comandare, anche se il processo per me non è così semplice, perdo un sacco di tempo a scegliere ed accostare carte e materiali. Altre volte è il desiderio di usare una carta acquistata a decidere e così mi metto alla ricerca della foto “perfetta”. In entrambi i casi il tempo che dedico a ciascuna pagina è tantissimo: scelta di foto, carte e materiali, primi accostamenti che di solito non mi soddisfano, ne esce un balletto di fai e disfa fino a che non vedo un risultato accettabile. A quel punto fotografo e lascio lì tutto a sedimentare...anche per un paio di giorni, poi recupero il tutto e di solito ottengo un risultato che mi soddisfa.

Ti diverte di più realizzare una pagina, un mini album o una card?

Ciacchina: Per me i Lo rimangono l'essenza dello scrap, che abbiano una sola o più foto non importa, ma come ti dicevo, oramai realizzo soprattutto minialbum e devo dire che non mi dispiacciono affatto. In un minialbum puoi raccontare una storia, che sia una giornata, un viaggio, o anche un periodo più lungo (ho un mini in cui ho raccolto le foto scattate ai vari meeting nel corso di qualche anno) senza dover fare una selezione eccessiva delle foto a disposizione. realizzare card non mi diverte particolarmente, anche se, da quando ho scoperto alcune tecniche più vicine al mixed media che allo scrap, riesco a realizzarle con più piacere e in tempi brevi.

Nel corso del tempo ti sei impegnata nella realizzazione del Project Life, un progetto che io ho sempre trovato molto faticoso seppur bellissimo… Per te, come è stato? A distanza di tempo che effetto fa rivedere foto e ricordi della propria vita quotidiana?

Ciacchina: Mi è piaciuto tantissimo realizzare il Project life, ma è stato anche piuttosto impegnativo, soprattutto nell'organizzazione delle foto. Purtroppo sono riuscita a farlo solo per 1 anno, in seguito mi sono dedicata a progetti meno corposi,come un challenge che prevedeva di scattare una foto al giorno, per un intero mese, seguendo dei temi dati: ne è nato un mini molto carino. Il PL rimane però il mio progetto preferito: riguardarlo a distanza di tempo è emozionante e, a volte, anche utile...Chissà se, prima o poi, riuscirò a realizzarne un altro.

So che ti piace prendere parte ai meeting di scrap…Io invece non ho mai partecipato… Raccontami com’ è ritrovarsi con tante amiche accomunate dalla stessa passione..

 Ciacchina: I meeting scrap sono linfa vitale! Per me sono l'occasione per costringermi a scrappare (ridicolo vero?), ma soprattutto per stare insieme alle amiche condividendo una passione comune, senza dimenticare che ti offrono sempre l'opportunità di imparare qualcosa di nuovo...e di fare un po' di shopping :-)

Una pagina di scrap deve conservare… che cosa? Il ricordo di un momento? L’immagine di come eravamo? La sensazione provata in un certo istante? Che cosa, secondo te, Cristina?

 Ciacchina: Credo tutte le cose che hai detto...Le foto che scelgo di scrappare contengono in sé il ricordo di un dato momento, l'emozione provata, fermano in qualche modo il tempo: scrapparle gli aggiunge quel tocco in più dato dal journaling e le rende più mie, perchè in ogni pagina c'è un pezzetto di me che si esprime attraverso la scelta di carte, colori, timbri, parole...

Ultimamente, ti abbiamo visto alle prese con tecniche nuove, come il mixed media e gli acquerelli… che esperienza è stata? Come ti sei trovata con queste forme espressive diverse?

Ciacchina: Il mixed media è una passione degli ultimi tempi, ma in realtà, in qualche modo, è quello che faccio da sempre al lavoro: adoro pastrugnare con ogni materiale, carta, colla, colori di ogni tipo, creta e chi più ne ha più ne metta. Il mixed media mi ha permesso di farlo in un modo più organizzato, pur nella sua estrema libertà. Paciugare mi fa sentire bene, mi libera la mente, mi permette di agire senza pensare troppo... non potrei rinunciare allo scrap in favore del mixed media, ma neanche viceversa: queste due passioni mi e si completano.

E ora l’ultima domanda: perché non riaprite “le 4 civette”????? (per favore….)

 
Ciacchina: Le 4 Civette sono state un'esperienza speciale, divertente, formativa, di grande amicizia, ma anche di grande impegno...e hanno fatto il loro tempo ;-)

Grazie, Cristina, per questa "intervista scrapposa", è stato un piacere rivedere le tue pagine e leggere le tue parole....

mercoledì 18 gennaio 2017

Interviste scrappose #2!!!!

Domani, appuntamento qui da me per una nuova intervista della serie "INTERVISTE SCRAPPOSE"!!!!

lunedì 16 gennaio 2017

#alcentrodelmiocuore



 Non conoscevo Enrica Mannari né il suo lavoro, prima di adesso. L'ho scoperta per caso, andando a zonzo per la rete, e la sua proposta di #ritolaico da fare insieme, un gioco di condivisione e bellezza, per il mese di Gennaio 2017, mi è piaciuta così tanto che venerdì sera, dopo una settimana non proprio semplice, ho fatto tardi pur di fare questa pagina con cui vorrei condividere la sua bella iniziativa, #alcentrodelmiocuore.
Il cuore ce lo ha messo lei, idealmente e graficamente, perché, si, basta dare un'occhiata alle cose pubblicate nel suo blog, per rendersi conto che la ragazza è una illustratrice di quelle brave, ma brave parecchio; insomma, lei ha reso disponibile un gran cuore in pdf, dalla foggia vagamente "liturgica", che si può stampare e colorare e decorare come si preferisce, mettendo al centro qualcosa che rappresenti simbolicamente ciò che nel 2017  è importante per noi, per ognuno di noi. Importante per me.
L'iniziativa non finisce con il mese di gennaio, mam promette di proseguire anche nei mesi successivi: alla fine del 2017 ci sarà un bellissimo album fotografico, fatto dal contributo di tutti quelli che vorranno partecipare, pieno di bellezza e di colori...










Grazie Enrica, livornese, amante del mare e della bellezza....

venerdì 13 gennaio 2017

La fissa dei quaderni

 I quaderni, le matite, i pennarelli, insomma tutta la cancelleria in generale mi è sempre piaciuta molto, fin da piccola. E la passione è rimasta, anche adesso, e ogni volta che mi capita di trovare qualche quadernino nuovo, colorato, allegro etc, non me lo lascio scappare... Ecco i quaderni che fanno parte della mia attuale "collezione"....
 Maialino su sfondo di quadretti neri e color senape...


 Quadernino romantico con fiori viola....




 Quadernino "grafico" di Tiger: un bel verde per la copertina e un grande cerchio chiaro al centro...giusto da scrappare con una foto, una bella tag o altro....


 e infine, sempre di Tiger, un altro quadernino azzurro con una bella striscia gialla al fondo... Mi è piaciuto tanto appena l'ho adocchiato, e lo metto per ultimo, come fosse una "guess star"... eh eh eh....


Da riempire di pensieri, appunti, fotografie, piccoli frammenti scrap....