giovedì 8 dicembre 2016

Le interviste scrappose : TOBINA

Lizzy è lieta di presentare:

GUEST SCRAPPER:
TOBINA

Quando ancora cercavo di capire come funzionasse questa strana faccenda dello scrapbooking era il suo blog che visitavo di più, ed erano sue le pagine che guardavo, guardavo, guardavo, cercando di imparare tecniche e materiali…. Adoro il suo stile fresco e originale, l’uso disinvolto di materiali “non-scrap” e la composizione delle sue pagine, armoniosa ma al tempo stesso “strutturata”. E la sua scrittura a mano, che rende speciale il journaling…
Le “Interviste scrappose” quindi non possono che iniziare così, con lei, Tobina, che gentilmente ha accettato il mio invito in questo piccolo, minuscolo angolo di web per parlarci un po’ di lei e di questa cosa che in molte amiamo, che è lo SCRAP.
Milanese, insegnante, madre di 4 splendidi ragazzi, è una scrapper talentuosa e creativa. I suoi blog sono Lo scrap di Tobina e I ritratti di Tobina, al momento non attivi (ma io prego ogni giorno perché Tobina, fra la correzione di un compito scritto e la cura dei Fabfour, trovi il tempo per tornare a postare regolarmente) E’ stata anche tra le fondatrici di 4 civette sul comò, blog di sfide scrap che qualche tempo fa ci ha fatto divertire e ci ha permesso di conoscerci meglio ed allacciare belle amicizie…
Tobina, da dove nasce l’ispirazione per una pagina scrap?

Tobina: per quanto mi riguarda, la voglia di scrappare nasce dentro, da un bisogno di esprimere il mio lavo creativo, il mio amore per la bellezza, anche dal gusto di pasticciare per liberare le mente. L'ispirazione nasce sempre e solo da una foto. Poi, che la foto ci sia già o sia solo la realtà che già vedo come immortalata in una foto, questo è un altro discorso. Certo lo scrap ha proprio cambiato il mio modo di guardare la realtà... vedo una scena e immagino la foto e, spessissimo, do un titolo al momento che sto vivendo, come se vivessi un una pagina scrap.
 
Una cosa che mi è sempre piaciuta molto delle tue pagine è l’uso che fai di materiali particolari, tipo lo scotch di carta …

 Tobina: Sono pronta a confessarlo: mi sono innamorata dello scotch di carta quando ho conosciuto e mi sono innamorata di Emily Falconbridge, una scrapper australiana che poi – credo – ha lasciato lo scrap per seguire altre ispirazioni. Le sue pagine erano molto ‘grunge’, spontanee, espressioniste, e il modo in cui usava lo scotch, come su una bacheca o sull’anta di un armadio, mi ha conquistata.
Da quel momento, ho cominciato a usarlo in mille modi diversi: per scriverci il journaling, per realizzare alberi, per tenere letteralmente insieme i pezzi di carta, che spesso non incollavo neanche. Alla base di questa passione, così come dei bordi (e non solo) scartavetrati, c’è l’amore per l’imperfezione. Ammiro le scrapper che non fanno uno sbaffo, le cui pagine sono pulite e perfette, sembrano uscite da una produzione industriale, ma non fanno per me. Dove loro finiscono la loro pagina, io comincio a ‘sporcare’.

Quali altri materiali ti piace utilizzare?
Tobina: In realtà, uso qualsiasi cosa mi capiti a tiro o si trovi sulla scrivania (più spesso SOTTO la scrivania) in quel momento. Oltre allo scotch, nel tempo mi sono appassionata alla garza, ai filati (anche se li uso in piccole quantità), a quel ‘coso coi buchi’ che in realtà è lo scarto di lavorazione delle paillettes e a tutto quello che può apparire sfilacciato e strappato o stropicciato. Ho una passione per le cose così anche nella vita reale…
Ma alla fine ho usato davvero un po’ di tutto: ho avuto un amore travolgente per le decalcomanie (non scrappo da così tanto che non ricordo più il nome tecnico…), per gli adesivi, ma quasi esclusivamente ‘etichette’ o biglietti di viaggio, ho usato bottoni ma anche ghiande e tutto quello che di reale e attinente alla scena ritratta nella foto avevo conservato: un tappo di bottiglia, il nastro di un pacchetto… Ho usato rametti, bottoni, feltro… il più possibile materiali di recupero, uniti però sempre a qualche bel prodotto da scrap, che fossero alfabeti, chipboard o, più di recente, i washi tape.

C'è un colore che preferisci? Cerchi sempre di intonare il colore delle carte e degli abbellimenti con quello della foto?
Tobina: Coordinare sempre e sopra ogni cosa! Difficilmente riesco a usare colori complementari: mi baso assolutamente e maniacalmente sui colori presenti nella foto: magari sono presenti solo in un piccolo particolare, ma per il mio gusto e per creare l'armonia cromatica che mi soddisfa, devono avere tutti un richiamo nei colori delle carte e degli abbellimenti. Sono decisamente una ton sur ton, anche se un unico colore che stacchi un po' in genere lo infilo. Ma non sempre ;). I colori che in assoluto preferisco usare in una pagina sono verde, azzurro e marrone rigorosamente abbinati. In genere il marrone fa da sfondo, con alcuni richiami nei particolari. Verde ed azzurro, invece, sono stati un po' una piacevole necessità: avendo solo figli maschi, mi sembravano i più adatti...anche se sono riuscita comunque a fare delle pagine rosa!
 
Segui uno schema predefinito nel fare una pagina, cioè uno sketch, o vai di immaginazione?

Tobina: Questo è un tasto dolente: non riesco quasi mai a seguire uno sketch, e questo comporta un sacco di tempo speso a cercare il miglior equilibrio compositivo; procedo per tentativi ed errori, provo e riprovo combinazioni, posizioni, materiali vari...sono lentissima! Anche per questo scrappo poco. Invece spesso ho sentito il bisogno, almeno per i minialbum o per produzioni un po' più "seriali", di essere un po' più sistematica e seguire dei modelli ripetuti. Una volta ci sono riuscita, in un minialbum (ovviamente incompiuto): ho scelto un piccolo sketch per le pagine introduttive delle diverse sezioni e l'ho utilizzato ruotandolo, per variare un po'. Ma la personalizzazione totale fa proprio parte di me. In ogni caso, ho fatto pagine anche molto diverse tra loro: dallo stile "acciuffato" di Kushi a quello in cui campeggia una grande foto centrale, ecc.

Contano di più la manualità o la fantasia per una scrapper?
Tobina: Per me, assolutamente la fantasia e la creatività, oltre al buon gusto e al senso del colore e dell’equilibrio compositivo. La manualità, dopo il mio elogio dell’imperfezione, viene seconda, anche se ovviamente è importante. Mi è capitato spesso di avere in mente un lavoro e di non riuscire a realizzarlo per mancanza di abilità… purtroppo.
 
Com'è nata l'idea di "I ritratti di Tobina"?


 
Tobina: I ritratti di Tobina è il mio tentativo fallito di trasformare almeno in parte il mio hobby in un lavoro. Per questioni di gestione familiare, dopo il quarto figlio ho chiesto un part-time al lavoro, e avevo pensato di provare ad arrotondare realizzando pagine scrap su commissione. Qualcosa ho anche fatto, ma poi il mio ‘tempo libero’ ha seguito altre passioni: un master, una collaborazione con l’università e poi con un casa editrice che si è trasformata in un secondo lavoro. Così… addio part-time e addio ritratti scrap. Ma l’idea mi piaceva molto, e la cosa pazzesca, tra il poetico e il divertente insieme, è anche alla fine l’ha realizzata mio fratello, anche se non in forma scrap ma di filastrocche. L’idea in entrambi i casi è quella di farsi raccontare dal committente gusti e caratteristiche del destinatario per trasfondere nella pagina o nel testo tutti i sentimenti e i particolari che possano far diventare questa realizzazione qualcosa di unico e personale.
Ma non è detto che un giorno non possa ricominciare… ;)
 

Meglio un layout, un mini album o una card? Cosa ti diverte di più?

 

Tobina: Sai come si dice da noi? Layout tutta la vita!!! Per me è la più vera e più pura espressione dello scrap, è il luogo dell’anima in cui nasce tutto, e il suo spazio espressivo è una pagina 30x30. Tutto il resto è tecnica, solo i LO sono vero scrap! ;)
Anche se un minialbum carino lo faccio volentieri (ma quasi mai spontaneamente… fortuna che ci sono i meeting!) e le card sono praticamente una necessità ;)
 
E ora l’ultima domanda: quando torni sul web?????

Tobina: In realtà io dal web non me ne sono mai andata, ho solo cambiato ruolo e nome: ora mi occupo soprattutto di nuove tecnologie al servizio della didattica, e in quest’ambito l’unico nickname che uso è LaProf… altrimenti sono solo me stessa.
Ma ho capito dove vuoi andare a parare con la tua domanda ;)
Tobina c'è sempre e prima o poi tornerà. Ho realizzato qualche lavoro, soprattutto semplici biglietti su commissione, ma anche qualche minialbum (il che non è proprio da me, ma mi sono fatta contagiare dallo spirito dei meravigliosi meeting lombardi!), solo che non riesco a trovare il tempo per pubblicarli! Ho tanta tanta voglia, comunque, di fare qualche LO, anche per una questione di giustizia: i primi figli ne hanno moltissimi, il piccolo (ehm... già 5 anni!) invece solo due... devo assolutamente rimediare! E poi vorrei farne uno con tutti e Quattro, ma anche riprendere e finire vari lavori cominciati e interrotti... Insomma, il sogno di scrappare non è svanito, diciamo soltanto rimandato (a data da destinarsi) ;)
 
Grazie, Chiara, per questa “Intervista scrapposa”, spero tanto che, un giorno o l’altro torni a pubblicare sul tuo blog le tue splendide pagine…



10 commenti:

  1. Che bella idea ! E ottima scelta della scrapper sa intervistare 😀 Anche io ero partita innamorandomi delle sue pagine e di quelle di emily....

    RispondiElimina
  2. Che bello ritrovarti qui, Tobina! Che bello!
    E sarebbe ancora più bello ritrovarti più spesso... ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Silvia, chi lo sa... Lizzy è una diavoletta tentatrice, e io ho appena fatto ordine tra i vecchi materiali scrap impolverati... ;)

      Elimina
    2. Non vedo l'ora, so già che Lizzy ci riuscirà! ;)
      Anzi, se mettete su una scuola for dummies io mi prenoto subito!

      Elimina
  3. Mi ha colpito l'armonia dei colori e l'equilibrio delle forme. Ogni pagina è un quadro da ammirare con attenzione. Sono bellissime e capisco che siano state una tua fonte d'ispirazione. Molto bella l'idea delle interviste, grande lavoro. Il tuo blog è sempre più bello, complimenti!

    RispondiElimina
  4. Carissima, posso finalmente ringraziarti pubblicamente per l'onore immenso che mi hai riservato. Mi sono commossa e... grazie a te, una fiammella celata sotto la cenere si è riaccesa... ❤

    RispondiElimina