mercoledì 22 febbraio 2017

Ragione e sentimento - Stefania Bertola - le mie impressioni


Sono entrata da Feltrinelli a Pisa, una mattina di venerdi, e quando ho visto la copertina bianca, nera e rossa di “Ragione e sentimento”, mi sono detta ok, nuova riedizione del romanzo di Jane Austen ...
... ma un istante dopo il mio occhio è caduto sul nome dell’autrice, e in testa mi è esplosa una cannonata di sbalordimento:
mai possibile???? Ebbene si!!!!
L’ho comprato, iniziato di sabato nel primo pomeriggio e finito la domenica mattina, con un sorriso soddisfatto e l’umore più leggero di quando l’ho iniziato. In effetti il libro fa questo effetto: ti rassicura, ti coccola un po’, ti diverte e ti fa sorridere, in alcuni casi strappa una risata di cuore... lo stesso effetto benefico di una tavoletta di cioccolata, di una passeggiata al sole, di un termosifone in una serata gelida…

I personaggi sono simpatici, le loro storie divertenti, lo stile è frizzante e pieno di humor… I caratteri dei protagonisti del libro originale della Austen sono riprodotti in modo tutto sommato abbastanza fedele nei loro omologhi del 21° secolo… La solida, pragmatica, concreta Eleonora, l’odiosa moglie del fratellastro, la vacua madre delle tre sorelle, il colonnello Brandon che qui ha le sembianze di un giudice trentottenne alla ricerca del vero amore della sua vita…
Marianna, invece, l’ho trovato un po’ diversa dalla Marianne della Austen, perché la Bertola l’ha dipinta come una ragazza dalla bellezza fuori dal comune (e fin qui, ci sta), ma totalmente senza inconscio, del tutto inconsapevole, ingenua fino al ridicolo, e completamente priva di autoironia…
Non che sia un personaggio sgradevole, tutt'altro, è una cara ragazza le cui traversie e la cui ingenuità la rendono ancora più simpatica e naif, ma la Marianne della Austen è più che altro una ragazza piena di passione e di impulsività, in contrapposizione al carattere posato e spiccio della sorella, mentre la Marianna che vive a Torino nel 2014 è una ragazza un filino ottusa, ostinatamente ingenua e ingenuamente ostinata. Comunque.
La storia si beve in poche ore in modo molto piacevole, gli ambienti e le situazioni sono tratteggiati con ironia graffiante - specie i salotti bene e gli atelier di moda - i personaggi sono simpatici e ben caratterizzati, le 220 pagine del libro garantiscono un mezzo week end di serenità dopo la fatica della settimana… Direi che ce n’è di che essere soddisfatti….

1 commento:

  1. Ecco, un altro titolo da aggiungere alla lista... sei una tentatrice!!!

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