Vedremo, come sempre non c'è che da leggerlo e farsi una opinione personale...
Di certo c'è, però, che le copertine dei due libri sono praticamente identiche, nonostante la pubblicazione da parte di due diverse case editrici, Bompiani e La nave di Teseo... La costruzione è la stessa: colori scuri, buio, alberi di sottofondo, un'auto sul lato sinistro, ripresa in un caso da dietro e nell'altro nella parte anteriore, e un elemento in primo piano dall'altro lato della pagina, l'immagine di una ragazza nella copertina di "Harry Quebert", e di un cerbiatto in "Il libro dei Baltimore"...
Considerato come la veste tipografica di un libro sia attentamente studiata e oggetto di analisi preliminari che immagino molto approfondite, non credo che la grande somiglianza delle due copertine sia frutto del caso... se l'intenzione degli editori è stata quella di sottolineare, fin dalla prima impressione, la somiglianza delle due opere e il gradimento che entrambe hanno riscosso (nel caso di Harry Quebert) e possono riscuotere (nel caso dei Baltimore) presso i lettori, credo di poter stare tranquilla... la storia di Harry Quebert m è piaciuta moltissimo!
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